Arte in casa

Poiché nella società contemporanea la semplice offerta di beni e servizi non risulta essere più sufficiente, casa fuori casa intende proporre ai propri ospiti, oltre al tradizionale servizio proprio del B&B, la possibilità di vivere alcune “esperienze” che coinvolgano ed impegnino sul piano personale ed emotivo nel corso del soggiorno stesso. L’esperienza associata alla soddisfazione di un bisogno non è in sé certamente una novità assoluta: casa fuori casa intende riproporla attraverso le creazioni uniche ed originali di alcuni giovani artisti, locali e non, che hanno accolto l’invito ad esporre alcune delle loro opere negli ambienti del B&B, ad integrazione e supporto dell’arredo familiare.
A viziare lo sguardo degli ospiti saranno così i quadri di Paul Albert Dari, giovane stilista marchigiano di origini statunitensi, formatosi presso l’Istituto d’Arte di Macerata ed ora pittore per diletto.
Dari propone le proprie opere ispirandosi a soggetti femminili: donne nelle loro più differenti espressioni e stati d’animo, delle quali egli mette in risalto, con colori vivaci ed insoliti, il fascino e il mistero, colto anche grazie alla sua professione di stilista di abbigliamento intimo e di costumi. Leit motiv dei suoi quadri sono sempre gli occhi, messi in primo piano in modo quasi ossessivo, come se volessero scrutare nell’animo dell’osservatore. La grande passione di Paul, maturata nell’entroterra della provincia maceratese – egli vive infatti a Sarnano, grazioso paesino medievale il cui centro storico è capace di affascinare anche i viaggiatori più distratti - diventa così mezzo di comunicazione e di scambio con quanti sapranno apprezzarne l’intensità espressiva.
Nella città che ha dato i natali a Mario Giacomelli, che proprio sugli scorci locali e del territorio marchigiano ha fondato la sua poetica visiva, non poteva mancare uno spazio dedicato alla fotografia. Così, mentre gli scatti di Sergio Santilli interpretano e fissano tracce e momenti propri del territorio locale, quelli altrettanto preziosi di Alberto Mengaroni proiettano verso “luoghi altri”, mai troppo estranei e sempre raggiungibili per un prolungamento ideale o reale del viaggio.